Progetto per il sostegno delle attività diversionali e la ricerca ad esse collegate, in Cure Palliative e in Oncologia.

GRUPPO DI PROGETTO: ABRAMO METTA, ATTILIO ANSERINI, BARBARA SPEZIALI, ILENIA ZANARDI, LUCIANO ORSI,MAURIZIO CANTORE, PAOLA ALEOTTI, ROCIO CABARCAS, ROSSANA SOGNI, LAURA RIGOTTI

Gli oneri economici sono totalmente a carico dello IOM

INTRODUZIONE

L’attesa ha un tempo ed uno spazio che negli ospedali è generalmente grigio, pieno di ansia per ciò che deve succedere. Nelle oncologie e nei reparti di cure palliative, questo tempo e questo spazio assumono ancora di più i  sapori dell’inquietudine e della disperazione.

Nella sua presentazione del documento “La valorizzazione del tempo in cure palliative”, Luca Moroni, presidente della federazione Italiana di Cure Palliative scrive: “prendersi cura del tempo dei malati e delle loro famiglie è sempre di più una responsabilità percepita nei contesti di Cure Palliative. In una condizione di malattia inguaribile il tempo rischia di essere uno spazio sospeso, condizionato dalla progressiva perdita di funzioni e di autonomia. Ne derivano spesso condizioni di solitudine, isolamento e istituzionalizzazione, talvolta nella frustrante attesa di un impossibile miglioramento clinico. Allo stesso modo il tempo può assumere senso, valore, importanza, proprio in ragione dei limiti che caratterizzano l’esperienza di malattia”.

Con questo progetto nato dalla indispensabile collaborazione tra oncologi e palliativisti, si vuole riempire di emozione,  vita e colore questo passaggio sia esso di pochi attimi o di lunghi periodi.

In questo contesto si inseriscono le attività diversionali che rappresentano un gruppo di tecniche che condividono un’ipotesi di base secondo cui una modificazione dello stato psicologico può ripercuotersi positivamente sullo stato più propriamente organico, esercitando un’azione positiva sulla componente psicologica/mentale attraverso il coinvolgimento della componente “corporea”. Le attività diversionali rappresentano un particolare modello del rapporto mente/corpo.

Il progetto, realizzato in partnership con lo IOM, si propone di recuperare in modo sistematico, le attività diversionali che finora sono state eseguite in Oncologia e in Cure Palliative in modo a sé stante per incorporarle in un’unica cornice affinché il tempo e lo spazio si prefigurino come esperienza dotata di valore individuale, offrendo la possibilità di liberare le paure e il desiderio di vita che animano ogni paziente. Il tempo può diventare così proposta che valorizza la persona e la sua storia. Le attività diversionali diventano così “lo spazio “ che accoglie  insieme il malato, la famiglia, gli operatori e i volontari; è lo spazio  dello stare insieme a condividere e lasciare esprimere la propria soggettività.

Finalità:

  1. Favorire un miglioramento della qualità di vita;
  2. Favorire un effetto rilassante e  riequilibrante per uno stato di maggiore calma e serenità mentale;
  3. Favorire un accrescimento della consapevolezza della propria realtà
  4. Favorire un distacco emotivo anche se temporaneo da situazioni particolarmente stressanti (preoccupazioni per la chemioterapia ecc.) controllo dell’ansia e dello stress;
  5. Facilitare la comunicazione e la relazione tra malati e operatori sanitari.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

  1. Proporre uno spazio interattivo strutturato, definito a malati e loro congiunti che permetta di valorizzare e dare senso al tempo e allo spazio;
  2. Coinvolgere operatori, volontari e  professionisti delle attività diversionali nella costruzione e manutenzione  di tale spazio in modo da offrirlo ai malati e alle loro famiglie;
  3. Condividere con gli operatori e volontari e consolidare il pensiero che le attività diversionali sono uno strumento di “cura” e come tale è “tempo di cura”.
  4. Elaborare e attuare un protocollo di ricerca collegato alle attività assistite con animali.

METODOLOGIA

Il progetto si avvale delle attività diversionali di seguito descritte nei sottoprogetti in allegato,  introducendole in Hospice  e in Oncologia come facenti parte del progetto di presa in carico globale del malato e famiglia. Tali attività vengono classificate in tecniche di rilassamento (reiki, musicoterapia, aptonomia, tecniche di respirazione) e attività occupazionali (arte terapia, attività assistite con animali; lettura e scrittura creativa).

Queste attività avranno un inizio graduale fino al completo inserimento nel programma; nello stesso tempo verranno valutare altre attività diversionali da incorporare eventualmente in itinere.

FATTIBILITA’ E COSTI

Il progetto beneficia del patrocinio dell’Istituto Oncologico Mantovano. Alcune delle attività diversionali saranno svolte da volontari esperti in materia, dell’Istituto Oncologico Mantovano ad esempio REIKI mentre altre saranno svolte a titolo gratuito come i pomeriggi di lettura; I costi eventuali  (a carico dello IOM) riguardano le attività assistite con animali in quanto è necessario avvalersi da un conduttore e il suo cane;  l’arteterapia per i materiali necessari e la musicoterapia.

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